Consigli di Giacomo Nicolella.
Ti piace venire a Milano perché le ragazze sono più belle che negli altri borghi italiani? Non c’è niente da fare, loro non fanno per te, fidati. Potrai fidanzarti agevolmente con una ragazza di Corsico, di Cormano, di Cologno, o anche di Abbiategrasso anche se non comincia con la C. Ma le ragazze (e anche le donne) che provengono dalla cerchia dei bastioni di Milano non saranno tue.
Te lo confermano alcune leggi universali che si perpetuano nei decenni, e nei secoli.
- I loro ragazzi si chiamano solo Gaddo, Lupo, Alberico, Manfredi… Tutti nomi che usavano nel Granducato di Toscana nel 1500 e che ogni padre di senno (non milanese) ha voluto risparmiare al proprio figlio.
- Le ragazze di Milano non conoscono il significato della parola “mezzo pubblico”. Se tu hai preso anche solo una volta in vita tua la METRO, sei segnato a vita. Come le vacche da macello. La nuova lilla d’altro canto è un’esperienza esotica, come andare in Amazzonia.
- Non hai fatto il Parini o il San Carlo? E come hai fatto a ricevere un’istruzione?
- Le ragazze di Milano non escono dalla cerchia dei bastioni neppure col terremoto. Tutti i loro acquisti, dalla verdura alla scrivania in piombo di Italo Rota, li fanno in centro.
- Loro hanno la Smart perché è comoda. Tu ce l’hai perché sei un povero.
- Le ragazze di Milano trascorrono l’estate a Santa Margherita Ligure e l’inverno a St.Moritz. È un postulato. Provare a spiegare loro che è effettivamente possibile sciare anche sulle Dolomiti e che in Grecia il mare è più bello che a Camogli è difficile quanto convertire al buddismo un integralista islamico. Santa è praticamente un prolungamento del Naviglio.
- Il doppio cognome è essenziale. Purtroppo il mio, che non ha una provenienza aristo-borghese, non serve a nulla. Sentono la fregatura da lontano, come i cani da tartufo.
- Hai trovato uno splendido bilocale a buon prezzo in via Washington? Dai, in periferia è pericoloso, lo sanno tutti.
- Il legame di famiglia più lontano previsto per l’accoppiamento è “cugino di secondo grado”.
- L’unico giapponese che c’è a Milano è Nobu, lo sanno tutti. Si va lì punto e basta.
- I voli low cost non esistono. La Easy Jet è un’invenzione della sinistra.
- Ombra de Vin, Tasca, Morgan, Radetsky. Se non conosci per nome il barista (che magari è di Bollate ma è accettato di buon grado, come gli indiani Apache) sei fuori.