giovedì 29 novembre 2012



Licia Ronzulli, membro del Popolo della Libertà, deputata al Parlamento Europeo dal 7 giugno 2009.  
Da oltre due anni  oltre sta portando  sua figlia Vittoria alle sessioni di Parlamento Europeo.




La Parlamentare Licia Ronzulli si è giustificata:
  
Vorrei rispondere una volta per tutte a chi critica o non capisce la scelta di portare mia figlia Vittoria all’Europarlamento. Come ho detto, non si tratta assolutamente di una decisione dettata da questioni economiche. Mi rendo anzi perfettamente conto di quanto al riguardo possa ritenermi una privilegiata.  
  
Il vero motivo che mi porta a tenere Vittoria con me é invece legato ad una sola questione: il rapporto madre-figlia. Entrambe vogliamo passare più tempo possibile insieme. Per tre settimane al mese mi trovo a Bruxelles impegnata nelle attività delle commissioni parlamentari: qui Vittoria frequenta regolarmente un asilo, dove ha la possibilità di giocare e socializzare con altri bambini della sua età.  
  
Peraltro non mi risulta affatto che i miei colleghi siano irritati dalla sua presenza, come qualche volta mi e’ capitato di leggere. Anzi, la maggior parte di loro é invece molto affettuosa e gentile verso mia figlia. Che a Bruxelles e Strasburgo puo’ contare anche sulle attenzioni della nonna, quando i lavori parlamentari si protraggono oppure quando vuole giocare o riposare.  
  
Vittoria, insomma, non mai stata costretta a fare nulla. Ha dimostrato invece molto interesse per quello che la circonda pur non essendo ancora in grado di comprenderlo. Credo che per lei, finché l’età lo consentirà, si tratti di una bella esperienza che le permette peraltro di trascorrere la maggior parte del suo tempo con la madre pur essendo io una lavoratrice. Un privilegio, di cui noi non vogliamo fare a meno  
  
Un privilegio che credo debbano avere tutte le donne in futuro, battaglia questa che porto avanti da tempo.  
  
Una sola amarezza… Ci si lamenta del fatto che spesso i bambini passino più tempo con le baby sitter che con le madri perché costrette a lavorare, ma se io decido, facendo molti sacrifici, di portare con me mia figlia dove la bambina può trascorrere il tempo tranquilla e al sicuro e fra le braccia di una persona che le vuole bene, allora tutti invocano una baby sitter???  
  
Paese strano l’Italia.