L’amore fisico mi piace, te ne sarai accorto.
Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e
ci consegna all’oblio. Sta nella compagnia che ci regala e con la quale
ci rincuora, nel conforto che proviamo a possedere un corpo da cui si è
attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro e
addosso. Alcuni sostengono che l’amore fisico non è che un mezzo per
procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di grosso. Se non fosse
che questo, gli esseri umani si accoppierebbero soltanto quando hanno
un uovo da fecondare cioè come gli animali. (Ammesso che gli animali si
accoppino veramente per fecondar l’uovo e basta.) No, l’amore fisico è
assai più di un mezzo per continuare la specie. E’ un mezzo per
parlare, comunicare , farsi compagnia. E’ un discorso fatto con la
pelle anziché con le parole. E, finchè dura, niente strappa alla
solitudine quanto la sua materialità. Niente riempie e arricchisce
quanto la sua tangibilità. Però è anche la più potente droga che
esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura
ci abbia fornito. La droga, appunto, dell’oblio. L’illusione che
l’oblio duri per sempre.
(Oriana Fallaci)